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ESTATE 2024
Programma completo 2023/2024
  • 12/05/2024    CAMOGLI-SANTA MARGHERITA LIGURE

Partenza da: Camogli loc. San Rocco (GE) - Arrivo: Santa Margherita Ligure (GE)
Dislivello: 400m - Tempo totale 6 h   Sentiero T2  -   Giro ad anello
E’ considerata una classica escursione in terra ligure, e si svolge interamente nello splendido scenario del parco di Portofino. Luoghi incantevoli, stretto tra il mare e la montagna, il sentiero si fa strada tra fasce di ulivi, boschetti e rocce a strapiombo sul mare. Scopriremo insieme la piccola baia che ospita l'abbazia di San Fruttuoso, eterna dimora della famiglia Doria. La nostra escursione partirà da San Rocco, posto in posizione privilegiata rispetto Camogli e qui ci porteremo verso il monte che sovrasta il parco e in località Pietrestrette, scenderemo verso san Fruttuoso. Dopo una breve sosta rigenerativa, saliremo ancora verso il promontorio e qui con sentiero agevole, raggiungeremo la celebrata località di Portofino. Per proseguire verso Santa Margherita Ligure ora ci saranno due possibilità: In battello o in circa 1 ora a piedi su strada carrozzabile.  

  • 26/05/2024   FERRATA SACRA DI SAN MICHELE – CARLO GIORDA al Monte Pirchiriano             

Val Susa (TO) Piemonte – Quota: 962 mt slm – PD/D
Giro ad anello – esposizione N-NE
Escursione EEA (escursionisti esperti attrezzati)
Partenza da: Sant’ Ambrogio di Torino – (VB)
Dislivello: 600 mt – Sviluppo ferrata 800 mt -Tempo percorrenza ferrata: 5/6 h – Tempo per attacco ferrata 0,50 h - difficoltà e tempo discesa da sentiero T1/E 1,5 h – difficoltà ferrata PD/D
Monumento simbolo della regione Piemonte e candidata UNESCO: la Sacra di San Michele è una straordinaria abbazia che merita di essere scoperta e visitata.
La sua origine è antichissima e il suo potere nel passato è stato davvero impressionante, soprattutto se consideriamo la sua posizione così isolata e impervia, sulla vetta del Monte Pirchiriano all’imbocco della Val di Susa. Eppure, bisogna ricordare come la sommità di questa montagna sia un luogo strategico da sempre, un punto panoramico e difficilmente espugnabile, già noto ai Romani che ne avevano fatto un Castrum, un punto militare strategico.
Noi la raggiungeremo percorrendo la bellissima ferrata che percorre lo sperone di roccia posto ai piedi di questo mistico luogo religioso. La via ferrata comincia vicino al Laghetto dei camosci, a pochi metri dal parcheggio, in corrispondenza di un vistoso sperone di roccia. Da qui si segue il percorso che non presenta particolari difficoltà tecniche ma che offre una vista pazzesca sulla Val di Susa.
Sono presenti due vie di fuga: la prima dopo circa 300 metri di dislivello, all’altezza di “Pian Risulet”,dove un sentiero riconduce all’antica mulattiera; la seconda dopo altri 200 metri dove al “Saut du Cin” è possibile raggiungere la borgata di San Pietro.
Il tempo di scaldarsi, per i primi 400 m di dislivello circa, e ci si trova di fronte al Ponte Tibetano (inaugurato nel 2016), lungo 80 metri e attrazione principale del percorso. Sulla cima del Pirchiriano, la via ferrata termina contro i muri dell’abbazia, e di qui si prosegue sulla destra lungo un sentiero che conduce alla strada asfaltata di accesso alla Sacra di San Michele. Ferrata considerata PD (poco difficile) con alcuni tratti D(difficile). La lunghezza può essere un elemento di difficoltà da non sottovalutare. Per i partecipanti incontro conoscitivo e tecnico il giovedì antecedente l’escursione presso la sede della sezione.

  • 09/06/2024   LAGHI DEL PORCILE 2100m

Val Tartano – Orobie valtellinesi (SO) -  Partenza da Arale - Tartano (SO)
Dislivello 650 mt ai laghi – 850 mt al passo di Porcile - Tempo salita: 2,5h Tempo totale: 6h sentiero E – T2
Il rosa dei rododendri, con il verde dei prati e dei pochi arbusti, che in primavera si colorano di ocra. Le acque azzurre e blu, che in inverno ghiacciano, ricoperte da neve copiosa. È in ogni particolare, da osservare e scoprire, che la natura è protagonista in questa escursione non troppo impegnativa.
La meta sono i laghi di Porcile, laghetti di origine glaciale in Val Tartano, a circa 2000 metri di quota. Il punto di partenza è in Val Lunga (la valle a sinistra rispetto al centro abitato di Tartano), nei pressi della contrada Arale, quando la strada termina in località Scesure e inizia, in prossimità di un tornante, il sentiero numero 112.
Siamo a circa a 1500 metri slm; qui il percorso attraversa un bosco di conifere e, poi, una serie di prati, con i muretti a secco, barek in dialetto, che una volta delimitavano le porzioni di pascolo e oggi raccontano il passato agricolo-pastorale della Val Tartano. Superata la Baita Bianca, si attraversa una passerella in cemento sul torrente della Val Dordonella e una serie di tornanti in un fresco sottobosco. In sottofondo il mormorio delle acque del torrente Tartano, che scendono a valle, e che, poco sopra, sono da attraversare su un percorso di sassi nella piana con la Casera Porcile (1803 m slm), un bel prato. Al bivio seguire sul sentiero di sinistra.
Il percorso, indicato con i segnavia biancorossi, risale su roccia e sentiero, tra cespugli e pochi larici, sino a raggiungere - dopo un pianoro - il primo lago, a quota 2005 metri, detto “Piccolo”. In sequenza, il dislivello è modesto, ci sono, ognuno in una sua conca, il lago “Grande” (2030 m slm) e poco più su, seguendo la segnaletica, il lago “di Sopra" (2095 m slm). in pendenza, fiorito con la bella stagione, accompagna verso la Baita Lares.

  • 23/06/2024    PIZZO DEI 3 SIGNORI 2554m

Val Gerola - (SO) -  Partenza da Laveggiolo – Val Gerola
Dislivello 1100 mt - Tempo salita: 3,5 h Tempo totale: 7h sentiero E – T3 - Presenza di catene sulla sommità T4
Il Pizzo dei Tre Signori è la cima più alta di tutta la Valgerola; un simbolo per questa valle. Il percorso per la vetta è un’escursione impegnativa; il panorama, poi, ripaga la fatica: la vista è su tutte le Alpi, fino al Monte Rosa e al Cervino; verso sud la Valsassina con le Grigne, Milano, la pianura lombarda e i rilievi del primo Appennino tosco-emiliano.
ll percorso inizia dalla frazione di Laveggiolo (mt 1471); da qui è da raggiungere - verso destra - il sentiero che sale nel bosco con le indicazioni per il rifugio Trona Soliva. Il percorso superato il rifugio, raggiunge il lago di Trona, che è a quota 1805 metri slm, in circa 1 ora e 50 minuti. Il lago è da superare lungo il sentiero che corre sulla sx orografica della valle, poi è da seguire la traccia che - nei pressi di una baita - risale la pietraia verso il lago dell’inferno, un altro bacino artificiale. Il Pizzo è ora in vista, ma ancora lontano: sei circa a metà itinerario. Il percorso prosegue, oltre la diga, per raggiungere la Bocchetta di Varrone (mt 2130 – vicinanze del rifugio Falc) e - da qui - seguire il sentiero lungo la sponda del lago. Il sentiero segue il pendio e sale alla Bocchetta di Piazzocco. Il percorso - nel suo tratto finale, con un dislivello ancora di circa 300 metri - risale la lunga dorsale del pizzo, supera un ultimo pianoro e alcune semplici placche. La cima è a quota 2554 metri, con la croce e la meridiana per riconoscere tutte le cime. Possibilità di sosta a metà percorso al rifugio Falc. Il ritorno segue lo stesso itinerario.

  • 07/07/2024   GIRO DEI 4 PASSI - GRAN SAN BERNARDO 2757m

Valle D’Aosta - Svizzera  Partenza da: Ospizio del Gran San Bernardo (AO) - Giro ad anello

Dislivello 900 mt – Tempo totale 7 h – Sentiero E - in alcuni tratti esposti EE – T3 

Itinerario ad anello in splendido ambiente di alta montagna tra pascoli, gande e laghetti alpini, in vista del Monte Bianco e del Gran Combin.

Lasciate le auto nel parcheggio poco distante dal passo del Gran San Bernardo si raggiungono le baite di Montagne Baus (2373 m). Da qui si imbocca il sentiero che conduce al primo valico, la Fenetre de Ferret (2698 m). Scendendo in territorio svizzero nell’alta val Ferret, inizialmente tra i detriti, e poi, tra pendii erbosi si raggiungono i tre bellissimi Lacs de Fenetre, in vista delle cime granitiche delle Grandes Jorasses. Superato il lago più basso si risale, attraversando un pendio erboso e, successivamente, su detriti e roccette fino a raggiungere il Col de Bastillon (2757m). E’ un valico straordinariamente panoramico, ad ovest spiccano le Grandes Jorasses e il Mont Dolent, ad est il Gran Combin e il Mont Velan. Con ultima risalita, affrontando qualche breve tratto esposto, si arriva al Col des Chevaux (2714 m). Infine, si imbocca il Chemin des Chevaux, anticamente percorso dai monaci a cavallo, e si ridiscende al Colle del Gran San Bernardo e all’omonimo ospizio, dove si conclude il nostro bellissimo periplo. Per chi ama camminare tra gli immensi spazi alpini!

  • 13/07/2024   IN KAYAK SUL LAGO DI COMO

Partenza Blevio. Adatta a tutti, anche i principianti, ma è richiesto saper nuotare.

Tutta l’attrezzatura verrà fornita dall’associazione Kayak Basso Lario di Blevio. Si prevede un rimborso all’associazione ospitante per il noleggio, corso, assicurazione.

In collaborazione con l’associazione Kayak Basso Lario di Blevio,(https://www.kayakbassolario.org)

riproponiamo a grande richiesta, un altro pomeriggio per ammirare il lago e il suo splendido paesaggio dal lago stesso. 

Dopo un piccolo corso di sicurezza e su come si impugna la pagaia, costeggeremo il lago in kayak per ammirare le splendide ville dal lago, e il paesaggio, e per chi volesse, fare anche un bel tuffo per rinfrescarsi. Al rientro, sarà possibile godersi, a discrezione dei partecipanti un aperitivo o un bel gelato in riva al lago

  • 20-21/07/2024  WEEK END IN VAL FORMAZZA

Val Formazza – Piemonte – Quota max.:2940 mt slm
Partenza da Riale (VB) – Giro ad anello – sentiero G37
Dislivello 1° giorno: 850 mt– tempo 5,5 h - Sentiero E – T2 - lunghezza 8 km
Dislivello 2° giorno: 750 mt – tempo 8,5 h - Sentiero E/EE – T3/T4 – lunghezza 15 km
Soggiorno c/o Rifugio Margaroli in trattamento di 1⁄2 pensione https://rifugiomargaroli.jimdofree.com/
Una meta poco frequentata, un sentiero solo recentemente aperto in Alta Val Formazza (G37) tra laghi, ghiacciai e paesaggi lunari, attraverso morene e ghiaioni ancora vergini, un sentiero che porta alle spettrali bianche guglie del Lebendum, una imprevedibile formazione geologica calcarea di colore bianco che troneggia a quasi 3000 metri di quota. Impossibile non esserne affascinati, scenario unico e indimenticabile!
L’itinerario da noi prescelto è percorribile con buonissimo allenamento anche in una giornata...noi abbiamo deciso di dividerlo in 2 giorni così suddivisi:
1° Giorno: Arrivati nell’incantevole paese di Riale, vero capoluogo montano della val Formazza, e lasciata l’auto, ci dirigiamo con indicazioni chiare verso il lago di Morasco e da qui percorrendolo sul lato sx, saliamo verso il vallone di Nefelgiù e al suo omonimo passo. Dopo circa 3 ore, e superato il segnavia che segna lo spartiacque tra le due valli, il sentiero scende verso il lago Vannino e verso la nostra tappa di giornata, dove pernotteremo c/o il rifugio Margaroli, splendido balcone sulle cime di 3000 metri che sovrastano il lago.
2° Giorno: Rifugio Margaroli – lago Vannino – Guglie di Lebendum – Rifugio Somma Lombardo - Riale- Difficoltà: E/EE – T3/T4 – Dislivello salita 750m – Dislivello discesa 1200 mt
Tempo di Percorrenza rifugio Margaroli - rifugio Somma Lombardo: 5,5 ore
Tempo di Percorrenza discesa rifugio Somma Lombardo - Riale: 3 ore
La 2° giornata percorrerà il percorso a ritroso verso Riale, passando dai circa 3000 metri delle guglie di Lebendum e percorrerà il nuovo tratto che collega il rifugio Somma dal rifugio Margaroli, chiudendo così l’anello della nostra escursione. Saliremo fino ai 2930 metri dell’altipiano del Costone e qui dopo un buon tratto su pietraia, giungeremo in vista del rifugio Cai Somma Lombardo e dopo circa 850 metri di dislivello in discesa arriveremo a Riale.
La difficoltà del percorso soprattutto nel 2° giorno, è rappresentata dal terreno accidentato (pietraie e brevi tratti esposti) e dalla lunghezza; vanno valutate bene quindi le proprie capacità tecniche nonché la buona preparazione fisica.

  • 08/09/2024  PIZ TRAUNTER OVAS 3151m

Passo dello Julier – Engadina (CH) -  Partenza da: La Veduta – Passo dello Julier - Engadina
Dislivello: 950 mt - Tempo salita 4h - Sentiero E – T4
Risaliamo ancora una volta la bellissima Engadina versante Maloja per questa bellissima escursione di fine estate. La nostra meta di oggi è uno dei tanti 3000 metri che costellano questa porzione di Engadina. Cima poco conosciuta rispetto al Surgonda e al vicino Piz D’Agnel, ma altrettanto appagante in termini di panoramicità e sforzo fisico.
La salita parte dalla località La Veduta in prossimità del passo dello Julier; qui come per il percorso che tocca le altre vette di 3000 metri, si percorre la Val D’Agnel inizialmente e poi si devia verso la fuorcla Alva. Giunti alla fuorcla omonima, si risale su ripido pendio formato da pietre gialle e rosse, bellissima particolarità di questa montagna, fino ad arrivare alla sella Margun e sempre su pietraia, si arriva così in cima.

  • 22/09/2024  RIFUGIO BARBA FERRERO 2247m

Valsesia (VC) - Partenza da: Alagna Valsesia (VC) – giro ad anello
Dislivello: 1000 mt - Tempo salita 3h da parcheggio auto – totale 6h - Sentiero E – T2
Abbarbicato sulla sponda destra del torrente Flua, in prossimità del salto di roccia che sostiene l'imponente morena laterale del ghiacciaio Sesia-Locce, è un nido d’aquila con vista sulla valle. Sorto nel 1966 per volontà del Cai di Vercelli con il contributo della famiglia Barba (a memoria di Nino, a lungo Presidente della Sezione Vercelli) e della famiglia Ferrero (a memoria del figlio Luciano, giovane alpinista stroncato da una grave malattia), fu inaugurato 1° settembre 1968 e da allora è il Barba Ferrero. Dal rifugio Pastore si arriva nei pressi della Casa del Parco all’Alpe Fum Biz; si prosegue poi seguendo l’itinerario n. 7 totalmente all’interno del Parco Naturale Alta Valsesia in direzione del rifugio Barba Ferrero. Per circa un’ora il sentiero procede con una morbida salita, inizialmente fra le piante, poi aprendosi sul fiume e regalando panorami affascinanti sia sul Monte Rosa che sulle pareti rocciose circostanti. In alcuni punti si attraversa il fiume Sesia per poi riprendere il percorso con una maggiore pendenza, fino a raggiungere il rifugio in circa 3 ore. Nelle giornate di bel tempo sembra di essere a pochi passi dal ghiacciaio e dalla Capanna Regina Margherita!!

  • 06/10/2024   GIRO DELLA PRESOLANA – Al cospetto della regina delle Orobie – Conca sud

Partenza da: Passo della Presolana (BG) - Quota: 1300 mt slm - Giro ad anello con possibilità di sosta intermedia al Rifugio Baita Malga Cassinelli – quota 1568 mt slm Dislivello: 850 mt - Tempo totale 7 h - Sentiero E – T2
Il giro della Presolana o perlomeno della parte sud della conca della montagna simbolo delle valli bergamasche, rappresenta una delle più belle e classiche escursioni in terra orobica.
Partiremo dal passo omonimo e percorrendo il sentiero 316, raggiungeremo dapprima la malga Cassinelli, antico rifugio ai piedi del massiccio e poi con il sentiero 315, il bivacco Clusone e il passo di Pozzera. Poco prima del bivacco, si può fare una piccola deviazione per salire in circa 20 minuti alla grotta dei Pagani. Dal passo di Pozzera e seguendo le indicazioni per il rifugio Olmo, incomincia la discesa verso la chiusura del giro ad anello che compiremo...Attraverso un sentiero completamente su ghiaia e discendendo un vallone, ci ritroveremo dopo circa 2 ore dal bivacco di nuovo alla malga Cassinelli e da qui al nostro punto di partenza.
Itinerario di grande respiro per chi vuole conoscere la montagna regina delle valli bergamasche!!

  • 20/10/2024   ALPE PIODA - VAL DI MELLO 1560m

Val di Mello (SO) - Giro ad anello
Partenza da: San Martino – Val Masino (SO) Dislivello: 630 mt - Tempo totale 6h - sentiero E – T2
la Val di Mello è la riserva naturale più estesa di tutta la Lombardia, e questa escursione rappresenta una immersione nella natura completa.
Un'altra bella Escursione da poter fare comodamente in giornata, magari prevedendo un pranzo all'aperto e un tuffo nel torrente, è quella all'Alpe Pioda, passando dalla Cascata della Chiusa. Il primo tratto del percorso è identico a quello che porta alla cascata della Zocca. Si deve quindi raggiungere la piana di Rasica seguendo il sentiero principale. Il sentiero sale zigzagando nel bosco, a tratti ripido, per una trentina di minuti. Si ignora il sentiero per la Val Torrone a sinistra e dopo pochi metri oltre un grande masso troviamo un bel ponte. Attraversato il ponte subito a destra una traccia scende tra la vegetazione e permette in cinque minuti di raggiungere una stupenda cascata e meravigliose pozze!
Risaliti al sentiero principale si prosegue a destra, riprendendo la salita verso la Casera Pioda. Alla Casera di Pioda è presente una struttura ricettiva aperta in estate ed è possibile percorrere un anello, definito “sentiero di interpretazione ambientale”, in cui si possono osservare la vecchia casera, degli abeti e larici monumentali, i “barek” (muri di recinzione in pietra per contenere il bestiame) e alcune rarità botaniche. Anche qui c’è una bella pozza dove immergersi e rinfrescarsi. Il rientro avviene lungo il medesimo itinerario di salita, oppure scendendo sull’altro lato del torrente Mello.

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