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ESTATE 2025
Programma completo 2024/2025
  • 11/05/2025    MAROLA-PORTOVENERE

Partenza da: Marola – La Spezia - Arrivo: Portovenere (SP)
Dislivello: 400m - Tempo totale: 4 h Sentiero T2.
La traversata da Marola a Portovenere è magica per due motivi . il primo perché scopre un percorso a pochi noto, partendo da un borgo che altrimenti non è assolutamente notato nelle carovane che si portano a Portovenere, secondo perché ha nelle sue tappe intermedi e finali due autentici gioielli: Campiglia e Portovenere. Il paese di Campiglia, si potrebbe comodamente raggiungere in auto, ma scoprendolo come faremo noi, offrirà scorci di paesaggio a dir poco entusiasmanti, avendo sempre sullo sfondo le meraviglie delle isole di Palmaria ,Tino e Tinetto.Lo spettacolo che si presenta davanti agli occhi dell’ attento viandante sarà un qualcosa di fantastico ed indimenticabile...odori e profumi di macchia mediterranea misti al salmastro, erbe e piante tipiche delle zone Mirto, Lentisco, Corbezzolo, Asparago selvatico, cappero, e perfino lo zafferano selvatico non possono sfuggire al visitatore attento che sarà protagonista in un paesaggio indimenticabile.
Arriveremo nel meraviglioso borgo di Portovenere, situato nella zona ovest del golfo della Spezia, che deve il suo nome ad un tempio romano dedicato a Venere , eretto sull'attuale

  • 25/05/2025   MONTE GAZZIROLA 2115m           

Val Cavargna (CO) Partenza da: Buggiolo – Monti da Dasio – Cavargna (CO)
Dislivello: 1070 mt – Tempo totale: 5 h - Sentiero T2/E
Rimaniamo nella nostra provincia per questa bella salita a una cima posta a cavallo tra i due confini: Il monte Gazzirola (o Garzirola.) Si lascia la carrozzabile e, sulla sinistra, ci s’immette in una strada agricola (indicazione per rifugio Garzirola). Si sale a tornanti (all’inizio con una fortissima pendenza) la dorsale che separa la Val Rezzo dalla Val Cavargna. Si raggiunge una piccola cappelletta denominata “Madonna del Cepp” da dove si gode una bellissima vista sulla Val Rezzo (fontana – area picnic). Si continua sulla strada agricola seguendo per un breve tratto il Sentiero delle quattro Valli che più avanti piega a destra per Coloné, si prosegue invece diritto. Al bivio successivo si gira decisamente a destra (a sinistra una strada agricola conduce verso L’Alpe Colmine) e in breve tempo si giunge al Passo di San Lucio 1541 m. Dal passo seguire la strada agricola per Alpe Tabano (1669 m). Si aggira la Val Tabano e si entra nella valle Segur. Poco prima di arrivare all’Alpe Segur, che s’intravede più avanti, si lascia lo sterrato e si prende a sinistra il sentiero che sale passando sotto il rifugio Garzirola 1974 m che si trova sotto l’omonima vetta e da qui in cima. Seguendo il

  • 07/06/2025  SENTIERO DIRETTISSIMA (*) 2184m

Grigna meridionale - Grignetta – Prealpi lecchesi (LC) Partenza da: Pian dei Resinelli – Abbadia L. (LC)
Dislivello: 900 mt - Tempo totale: 6 h - Sentiero EE – T5/T6 - Giro ad anello
Necessario kit da ferrata (EAS – imbrago – caschetto) omologati.
Per tutti partecipanti: Obbligo di incontro preventivo con i nostri accompagnatori il giovedì precedente l’escursione presso nostra sede
. Escursione veramente bellissima in un ambiente alpino unico nel suo genere su un sentiero mai banale e adatto a persone che non soffrono di vertigini, che riesce a comunicare emozioni grandissime. Ideale per chi vuole prendere confidenza con la roccia tipica di questa parte di Prealpi.

Il percorso si sviluppa tra bellissime guglie, canali e panorami stupendi sul lago. Questo percorso permette di arrivare in cima alla Grignetta senza mai tornare sulla via normale e compiendo un giro ad anello. In questo modo si può avere una visione abbastanza completa della bellezza del luogo. Parcheggiamo ai Piani Resinelli e seguiamo le indicazioni per il rifugio Porta. Senza arrivarci, dove la strada piega a destra noi, proseguiamo dritti per il sentiero in cui troviamo una palina del CAI. Prendiamo ora il sentiero di sinistra, contrassegnato dal numero 8 e denominato "Direttissima". La direttissima taglia il versante meridionale della Grignetta ed è in parte attrezzata con catene. Si sale di quota fino ad arrivare in prossimità del canalone Caimi, da cui si prende una ripida costa erbosa fino a un altro canalone con tratto attrezzato. Si sale il caminetto Pagani attrezzato invece con scale. Dopo nuovi altri vari sali-scendi, si oltrepassano i luoghi simbolo dell’arrampicata lecchese, fino ad arrivare alla biforcazione con il canalone Angelina. Lo risaliremo e incontrando il sentiero Cecilia (EE), ci porteremo verso il canale da ridiscendere verso la salita normale alla Grignetta. Da qui in breve arriveremo in vetta. Ridiscesa dal sentiero Cermenati (normale per la Grignetta).

  • 22/06/2025    LAGHI DEL PAIONE 2263m

Val Bognanco - (VCO) Partenza da Rifugio/Alpe San Bernardo
Dislivello: 640 mt - Tempo salita: 2,5 h Tempo totale: 6h sentiero E – T2 – Possibilità di giro ad anello
I tre laghi del Paione sono posti a livelli differenti e le acque del lago superiore alimentano il lago di mezzo e così in successione, fino a quello inferiore. Dal lago inferiore l’acqua defluisce attraverso un torrente fino a confluire nel fiume Bogna, che dà il nome alla Val Bognanco.
La Val Bognanco trae la sua ricchezza proprio dall’acqua, in particolare della tre sorgenti che ancora oggi alimentano lo stabilimento termale e la fabbrica di imbottigliamento dell’acqua minerale. La nostra escursione parte dall’Oratorio di San Bernardo. Si segue la strada pianeggiante fino al ponte sul Rio Rasiga. In alternativa si segue la strada per un pezzetto e appena possibile si gira a destra per immettersi sul canale parallelo alla strada che conduce, in piano e senza asfalto, al ponte sul Rio Rasiga. Da qui si sale la strada carrozzabile fino al primo tornante dove si imbocca il sentiero (GTA) che sale nel bosco. Quando il sentiero spiana si raggiunge un incrocio e abbandonando il sentiero GTA si prende a sinistra per l’Alpe di Paioni. Il sentiero costeggia la radura, di fianco ad un muro a secco e poi si risale attraversando l’alpe fino ad incrociare la strada sterrata in corrispondenza di una grande baita con le finestre rosse. Continuando su sentiero D10 si sale in un dapprima in un bel bosco di larici e poi, raggiunto il limite del bosco, si prosegue per praterie e rocce modellate dai ghiacciai fino a sbucare nella conca che occupa il primo lago dei Paioni (inferiore) e da qui tutti gli altri. Dal terzo laghetto si può anche raggiungere il passo del Paione a quota 2430 metri, nella parte forse più ripida ma anche più spettacolare dell’escursione. Il passo segna lo spartiacque con la valle Divedro (quella che porta al passo del Sempione). Da qui, una prospettiva spettacolare frontale del Monte Leone (3 552 metri), cima più elevata delle Alpi Lepontine. Ma anche la Svizzera

  • 06/07/2025   ANELLO LAGO PANELATTE (*) 2063m

Val Vigezzo – Domodossola (VCO) Partenza da: Toceno - Loc. Arvogno - Val Vigezzo (VCO) - Giro ad anello
Dislivello: 1200 mt – Tempo totale: 7,5 h – Quota massima raggiunta 2063 mt Sentiero E – T3 per lunghezza e dislivello
Itinerario ad anello in splendido ambiente di alta montagna tra pascoli, gande e laghetti alpini, in vista del Monte Diei e Cistella.
Lasciate le auto nel parcheggio in località Arvogno, prendiamo il sentiero che corre a toccare i numerosi alpeggi presenti in zona, tutti distribuiti sull’assolato versante. Qui il sentiero corre con numerosi sali scendi che però non durano molto… Arrivati all’alpeggio di Raunel, la traccia sale ripida verso la bocchetta di Muino a circa 2000 mt di altezza. Da qui si perderà quota verso l’alpeggio di Ruggia e risaliti alla sua omonima bocchetta ripasseremo nella valle adiacente, verso il lago Panelatte con un sentiero leggermente in salita, fino a raggiungere i 2063 metri della bellissima conca che ospita la nostra meta della giornata. Dal lago ridiscenderemo verso Arvogno con un ripido ma battuto sentiero fino alla località di partenza. Sentiero impegnativo per lunghezza e dislivello. Adatto a buoni camminatori.

  • 20/07/2025   GALENHORN (*) 2796m

Passo del Sempione – Svizzera - Domodossola (VCO) 
Partenza da: Engiloch – Passo del Sempione - Canton Vallese ( CH) – possibilità di giro ad anello
Dislivello: 1030 mt – Tempo totale: 7,5 h Sentiero E – T3

Raggiunta la minuscola località di Engiloch, situata sulla strada del Sempione pochi km prima del Passo, si parcheggia sulla sinistra e si scende al torrente, incontrando ben presto un evidente sentiero segnato che si inoltra nella valle in direzione di una spettacolare cascata. Il salto roccioso della stessa viene aggirato sulla sinistra (brevissimo ed elementare tratto attrezzato), consentendo così di raggiungere i bellissimi laghi di Sirwolte. Ad un bivio si prosegue a destra, passando nei pressi di un altro grosso lago e, quando il sentiero spiana, si risale sulla destra il versante della nostra montagna con percorso libero fino ad incontrare poco sotto la cresta un’evidente traccia che in breve porta sulla panoramicissima cima purtroppo deturpata da un ripetitore (2h 15′). In discesa si può seguire la traccia di cresta fino a quando, poco dopo essere passati sulla verticale del lago più alto, essa si perde in una zona pratosa; scendere brevemente verso una baita addossata ad una roccia e da lì in pochi minuti si riprende il sentiero dell’andata.

  • 03/08/2025  RIFUGIO NACAMULI (*) 2828m

Val Pelline – Valle D’Aosta Partenza da. Diga di Place Moulin (AO)
Dislivello: 900 mt – Tempo salita: 3,5 h – possibilità di salita al Col Collon (3080 mt) + 1 h
Sentiero EE – T3 Questa escursione si sviluppa in un ambiente magico, di alta montagna. La Comba d’Oren dove sorge il Rifugio Nacamuli sembra sospesa nel tempo. Si tratta di un’escursione che non presenta nessuna difficoltà tecnica e non è eccessivamente lunga, rimane comunque un’ascesa consigliata ai più allenati. Risaliamo in auto tutta la Valpelline, fino alla Diga di Place Moulin, dove lasciamo l’auto nel comodo parcheggio in prossimità della Diga. Parcheggio a pagamento. Imbocchiamo il sentiero che costeggia la diga e che conduce al Rifugio Prarayer. Dopo un centinaio di metri troveremo sulla sinistra l’imbocco del sentiero n.8 che conduce al Rifugio Nacamuli e Col Collon. Superato l’alpeggio Arpeyssaou un sentiero che scende verso destra e che si congiunge al sentiero basso che porta al Prarayer. Si prosegue diritto ma volendo potrebbe essere un tracciato alternativo sia per salire che per scendere. Dopo alcuni sali scendi, raggiungiamo i ruderi dell’alpeggio Bas Oren; qui si trova un bivio, per il Col Collon si tiene la sinistra. Dopo l’alpeggio Gran Oren il sentiero guadagna gradatamente quota, la vegetazione si fa più rada, si sta entrando nell’ambiente montano da altitudini più elevate. Il sentiero si snoda tra grossi massi, numerose frecce gialle e omini di pietra indicano la giusta direzione. L’ambiente diventa sempre più selvaggio, quello tipico dell’alta montagna. Davanti a noi ci ergono diverse creste innevate che fanno da cornice alla Conca d’Oren: dalla Gran Becca Blanchen (3.680 mt), alle varie Becche d’Oren, quella Ovest (3.490 mt), quella centrale (3.490 mt) e quella Est (3.532 mt) Arrivati alla fine del vallone d’Oren, il sentiero sale ripido a zig zag su una pietraia. È tutto perfettamente indicato, non c’è rischio di sbagliare. L’ambiente è sempre più brullo e severo, quasi lunare. Qui in primavera con lo scioglimento dei nevai dovrebbe generarsi il Lago d’Oren, secondo quanto indicato sulla mappa Raggiungiamo il tratto attrezzato con scalini metallici e corde fisse che rendono più agevole la salita nel punto più ripido dell’intero percorso. Al termine del tratto attrezzato siamo a quota 2.600 ma si deve salire ancora un po’. Il Rifugio si trova a quota 2.800 mt. Lo vedremo sulla sinistra, ergersi sopra la morena assieme al Rifugio Collon, poco più sotto. Discesa per lo stesso itinerario.

  • 07/09/2025  CIMA FONTANA (*) 3070m

Val Malenco (SO) Partenza da: Campo Moro – parcheggio diga
Dislivello: 1200 mt con saliscendi - Tempo salita: 4h - Sentiero EE – T4

L’ascesa ha come punto di partenza la sommità dello sbarramento seguendo la stradina asfaltata. Ci si trova di fronte ad un bivio che a sinistra attraversando lo sbarramento, porta al rifugio Bignami mentre dall’ altra porte come da indicazioni all’alpe Gembrè e la val Poschiavina. Ci dirigiamo in quest’ultima direzione e percorriamo una stradina sterrata intagliata nel fianco roccioso della montagna, tuttavia, non appena scorgiamo, alla nostra sinistra un ponte su di un torrentino, dobbiamo lasciarla e seguire un sentiero che, valicato il torrente, sale leggermente per poi ridiscendere bruscamente riavvicinandosi così al lago. Raggiungiamo quindi l’alpe Gembrè (2224m), da qui lasciamo il sentiero principale per seguirne uno meno marcato proseguendo verso nord-est. La traccia è ben marcata, tuttavia i segnavia (bollini rossi) sono rari. A questo punto il sentiero risale un ripido gradino erboso e roccioso, che porta un pianoro. Qui la traccia si fa molto debole, ma con un po’ di attenzione ed intuito è facile indovinare dove và a finire dato che prosegue diritta verso il centro del pianoro a sinistra della sommità di un dosso erboso. Ormai in alto, a sinistra, è ben visibile il casotto arancione del bivacco Anghileri-Rusconi, collocato poco distante dal passo confinale. Vediamo ora chiaramente, alla nostra sinistra, la cima Fontana. Giunti ai piedi di una formazione rocciosa arrotondata la aggiriamo a sinistra e ci ritroviamo nei pressi di un torrentello che scende da un grande vallone, lo seguiamo lasciandolo sempre a sinistra ed in breve ritroviamo il sentiero, segnalato anche da numerosi ometti. Risalito il canalone, la traccia ci porta diritta al passo Confinale, noi tuttavia svoltiamo a sinistra e risaliamo un dosso erboso, giungendo quindi al bivacco Alinghieri-Rusconi(2654m,2h). A questo punto è necessario prestare un po’ di attenzione per individuare il sentiero che porta alla cima; a far ciò ci aiutano alcuni cippi di legno numerati, dei segnavia bianco e rossi oltre ad una moltitudine di ometti. Dietro il bivacco cominciamo a salire, inizialmente verso sinistra: troviamo subito il cippo di legno con il numero 5 dopodichè pieghiamo a destra e qui troviamo un sentiero, abbastanza marcato, con i segnavia. Procedendo verso destra, giungiamo ad un canalino, che il sentiero taglia, per poi risalire, con un breve tratto esposto, uno speroncino roccioso (questo rappresenta l’unico passaggio non elementare dell’escursione), dopodiché si giunge ad un più tranquillo crinale erboso, risalito il quale ci troviamo ai margini di una sorta di altipiano ondulato. Di fronte a noi, leggermente spostata a sinistra, in primo piano, la cima Fontana. Si tratta di attraversare l'altipiano in direzione nord, per poi attaccare il facile crinale orientale che sale alla cima. A questo punto dobbiamo risalire un crinale di sfasciumi che sale alla cima essa si distingue per la presenza di un grande ometto, del cippo di legno con il numero 10 e di una targhetta. La vista è ovviamente meritevole, sono ben visibili in particolar modo: la diga ed il lago di Gera, il Monte Disgrazia la vedretta di Fellaria orientale con a destra il Pizzo Palù, il Pizzo Varuna e il Pizzo Scalino.

  • 21/09/2025  TRAVERSATA CAPANNA LEIT - CAMPO TENCIA (*) 2486m

Val Leventina – Canton Ticino – CH Partenza da: Boscobello – Prato Leventina – giro ad anello
Dislivello: 1100 mt - Tempo totale: 7 h – Sentiero EE – T3/T4

Un itinerario fantastico situato in una zona particolarmente ricca di flora e geologicamente riconosciuta e protetta a livello nazionale. Nella regione si possono ammirare l'aquilegia alpina, le genziane, gli anemoni, le nigritelle, i rododendri, i ranuncoli di montagna e le primule di Haller. Bellissima escursione che permette di effettuare un giro circolare e di passare dalle Capanne Leìt e Campo Tencia. Da Dalpe, attraverso il magnifico Boscobello, si sale al Passo Vanitt. Da qui, percorrendo un bel sentiero panoramico, si raggiunge la Capanna Leìt. Dalla capanna, dopo aver costeggiato il laghetto, si passa ai piedi del Pizzo Prévat, una cima molto cara ai rocciatori e denominata anche il «Cervinetto». Dopo aver superato le bocchette Passo Leìt e Lèi di Cima, si giunge alla capanna Campo Tencia. La vetta del Pizzo Campo Tencia, situata a quota 3'072, è la cima più alta interamente in territorio ticinese. Attorno alla Capanna del Campo Tencia è in fase di realizzazione un percorso didattico. L’itinerario di rientro si snoda lungo la Valle Piumogna, caratterizzata dal suo bel fiume e da diversi alpeggi. Per chi ama gli itinerari di grande respiro.

  • 05/10/2025   CAPANNA COMO (*) 1786m

Val Darengo (CO) Partenza da: Livio (CO)
Dislivello: 1100 mt - Tempo salita: 3,5h - Sentiero E – T3
La Capanna Como, situata a 1790 metri di altitudine, si raggiunge attraverso un percorso affascinante che si snoda nella selvaggia Val Darengo, una delle valli più autentiche delle Alpi Lepontine. Il punto di partenza dell’escursione è il paese di Livo, a circa 700 metri sul livello del mare. Da qui si segue un sentiero ben segnalato che conduce verso il cuore della valle. Il cammino inizia attraversando boschi di castagni e faggi, salendo dolcemente tra prati e pendii verdi, fino a raggiungere il Ponte di Borgo, un luogo caratteristico che offre una vista pittoresca sul torrente Darengo.
Proseguendo, il sentiero si restringe e diventa più ripido, seguendo il corso del torrente tra cascate e pozze naturali. Lungo il percorso si incontrano gli alpeggi, tra cui l’Alpe Darengo, dove è possibile fermarsi per riposare e ammirare il paesaggio circostante. Superata questa zona, si entra in un ambiente più aperto e montano, caratterizzato da praterie alpine e affioramenti rocciosi, che culmina con l’arrivo al Lago di Darengo, uno splendido specchio d’acqua situato a 1792 metri.
Dalla diga del lago, una breve salita conduce infine alla Capanna Como, posta su un terrazzo naturale che regala una vista spettacolare sulla valle e sul lago

  • 19/10/2025   BOCCHETTA D’ARBOLA 2409m

Alpe Devero (VCO) Partenza da: Alpe Devero (VCO)
Dislivello: 800 mt - Tempo totale 7h - sentiero E – T2
Dall’Alpe Devero proseguiamo in direzione del rifugio CAI Castiglioni, e poco prima prendiamo il sentiero che sale verso Crampiolo. Si sale sugli ampi prati che si alzano verso il bosco, si entra nella rada vegetazione e si prosegue nella valletta denominata il “Vallaro”. Si prosegue costeggiando il ruscello e dopo aver superato alcune baite si entra in una zona pianeggiante. Prendendo un sentiero sulla sinistra si raggiunge in breve il Lago delle Streghe, incantevole laghetto delimitato da detrici morenici, alimentato da una sorgente sotterranea. Su bel sentiero si scende a Crampiolo e attraversato il ponte sul torrente, si svolta a sinistra sulla stradina che porta in breve alla diga principale del Lago Devero. Da lì si costeggia il lago sulla sponda sinistra e se ne raggiunge il fondo.
Qui finisce il bosco di larici che caratterizza il paesaggio in tutta la prima parte di escursione e si inizia a salire verso il Lago Pianboglio. Arrivati al lago ci si tiene sulla destra dello specchio d’acqua, e si inizia finalmente a prendere quota con più rapidità. Le pendenze non sono delle peggiori, ma le oltre due ore di cammino già nelle gambe rendono la salita impegnativa. Seguendo sempre l’evidente sentiero di raggiunge la Bocchetta d’Arbola dove si apre davanti una vista sulla valle di Binn e su alcune imponenti vette delle Alpi Bernesi e del Vallese.
Per tornare si segue lo stesso sentiero dell’andata fino a Pianboglio dove si devia, seguendo le indicazioni, per risalire leggermente verso la valle di Canaleccio, caratterizzata da piccole pozze d’acqua e da una foltissima colonia di marmotte.
Arrivati in fondo alla vallata nei pressi dell’alpeggio si scende verso il lato sinistro del Lago Devero e si segue la comoda stradina che, con un continuo saliscendi, porta alla Dighetta del Devero e a Crampiolo. Da Crampiolo, si segue il sentiero segnato H00 che porta in breve alla partenza.

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Le uscite contrassegnate con (*) sono da considerarsi IMPEGNATIVE per dislivello e impegno fisico.
I partecipanti a queste escursioni, sono obbligati a presentarsi in sede il giovedì precedente dalle ore 21:30 per un incontro conoscitivo con i nostri accompagnatori.

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